Art. 1

FINALITA’ DELLA SELEZIONE

La selezione genetica del Lupo Italiano è finalizzata alla conservazione in purezza della razza, al miglioramento dei suoi caratteri riproduttivi e alla promozione della sua valorizzazione zoologica.

Art. 2

ORIGINE, CARATTERISTICHE E IMPIEGO DELLA RAZZA

Origine

Il Lupo Italiano si ricollega geneticamente al lupo selvaggio e, più propriamente alla variante, oggi scomparsa dall’Alto Lazio, sensibilmente differente da altre tipologie.

Aspetto generale

Nell’aspetto, nei movimenti, nel modo di osservare e prestare attenzione, il Lupo Italiano deve mostrare un’inconfondibile eleganza nobile e selvaggia.

Caratteristiche psichiche

Animale estremamente vivace, dotato di un carattere indipendente e fiero, con notevole propensione all’apprendimento, affettuosissimo con l’uomo a cui si attacca in modo esclusivo, con uno spiccato senso della proprietà e della difesa delle persone che gli sono affidate, insuperabile nell’avvistamento.

Impiego

Particolarmente adatto al soccorso in montagna, antivalanga e anticatastrofe, con grande resistenza agli agenti atmosferici, alla fame e alla sete.

Non soggetto a congiuntiviti da riverbero sulla neve.

Grande fiuto, idoneo alla ricerca sia di persone, sia di animali feriti, di grande utilità quindi per guardie forestali, guardaparco e guardiacaccia.

Addestrabile per essere impiegato in qualsiasi attività di ricerca di pubblica utilità.

Per il suo innato senso del territorio è utile in agricoltura e pastorizia per la difesa di greggi e mandrie .

Il suo carattere equilibrato rende possibile il suo impiego nell’ambito sociale in Attività e Terapie Assistite con gli Animali ( AAA, TAA) .

Art. 3

CARATTERI MORFOLOGICI

Taglia : maschi da 60 a 70 cm; femmine da 58 a 65 cm.

Vertebrati_del_Molise_e_dell'Abruzzo_(1925)_C._l._lupus_&_C._l._italicusTesta : asciutta e ben modellata, più importante nel maschio; muso tipico del lupo, affinato moderatamente verso la punta; lunghezza della canna nasale (dallo stop alla punta del tartufo) leggermente inferiore alla lunghezza del cranio; mascella e mandibole forti; dentatura a forbice, bianchissima e potente; tartufo, labbra, rime palpebrali neri; orecchie medie, portate rettissime e perfettamente parallele quando l’attenzione è desta, mobilissime secondo gli umori e i movimenti dell’animale; occhi di media grandezza, piuttosto obliqui, non sporgenti, mai troppo scuri, preferibilmente con fondo dorato; espressione intensa e leale; la testa tipica è inconfondibile.

Tronco : robusto, non troppo lungo, torace ben disceso, ben costruito, formante un profilo sinuoso e particolarmente armonioso tra le linee della gola, del petto, dello sterno e del ventre; linea dorso- lombare diritta; groppa non troppo bassa.

Arti : preferibilmente appiombanti, robustissimi ma asciutti, non devono dare per nulla l’impressione di eccessiva pesantezza; non troppo angolati i posteriori; l’andatura è sciolta e leggera; l’animale, anche nella massima taglia e peso, deve dare sia nel passo che nel trotto e nel galoppo, che è serrato e veloce, un’impressione di forza elegante, richiamando l’andatura del lupo selvaggio; caratteristica la posizione allineata delle orme quando il trotto è veloce; piede ovale.

L’insieme del tronco e degli arti mette in evidenza la scioltezza e la potenza delle articolazioni e delle inserzioni con risultati di grande funzionalità a livello dei movimenti della spalla e dell’anca. La forza d’urto è eccezionale.

Manto : grigio, variamente segnato, più o meno scuro con fondo a sfumature diversi da soggetto a soggetto sino al fulvo o beige; anche con sella scura; gorgiera ben delineata; ventre, arti, specie nella parte inferiore, interno e posteriore delle cosce più chiari: grigio o grigio-ruggine, fulvo chiaro o beige; frequenti la punta del muso e della coda nero o grigio più scuro e nei soggetti grigi sottolineature scure degli arti; ammesso anche il mantello nero uniforme; in ogni tipo di manto ammessa una piccola macchia bianca al petto; il mantello non è definitivo fino a che lo sviluppo del soggetto non è compiuto; inoltre, le variazioni stagionali sono correnti.

Pelo : di lunghezza e durezza medie, liscio o alquanto mosso, limitatamente al tronco e alle cosce, più fine e corto su testa e arti, con folto sottopelo nei soggetti che vivono all’aperto.

Coda : piuttosto lunga e ben fornita, ma senza esagerazioni; tenuta bassa e pendente in riposo e all’erta, si eleva con curva armoniosa e non eccessiva quando l’animale è in agitazione, senza che il suo asse principale raggiunga mai la verticale; deve essere portata in modo aggraziato e sciolto.

Tolleranze : la mancanza di due premolari; un modesto uncino all’estremità della coda.